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Dal Cliente alla Consegna: Progettare e Costruire Soluzioni Refrigerate Personalizzate

In ES Frigo sappiamo quanto sia importante tradurre le esigenze specifiche di ogni cliente in soluzioni refrigerate su misura.

Dalla prima consultazione fino al collaudo finale, il nostro percorso è pensato per garantire che ogni progetto rispecchi le necessità pratiche e operative del cliente.

Consultazione e Analisi delle Esigenze

Il percorso inizia con un incontro diretto con il cliente, volto a raccogliere tutte le informazioni necessarie per comprendere il tipo di prodotto da trasportare e le modalità di utilizzo.

Durante questa fase si discute se il prodotto è fresco, surgelato o necessita di temperature differenziate, e si analizzano le modalità di carico e scarico della merce. Viene valutata la tipologia del mezzo che il cliente intende utilizzare, tenendo conto del volume utile, della distribuzione del carico e delle particolari necessità del settore di riferimento, ad esempio per il trasporto di carne, per il carico di pallet o manuale.

Progettazione Tecnica

Una volta chiarite le esigenze, si passa alla progettazione tecnica, che inizia con la realizzazione di un disegno di massima. In questo layout si definiscono lo spazio interno della carrozzeria o del box refrigerato, i volumi utili e la disposizione degli elementi per garantire una distribuzione equilibrata dei pesi e una riduzione delle dispersioni termiche.

Parallelamente, viene dimensionato l’impianto refrigerante: si valuta se utilizzare un sistema alimentato dalla batteria del veicolo o se occorre un impianto differente in base alle caratteristiche del trasporto e alla frequenza delle aperture delle porte. Un aspetto cruciale della progettazione riguarda la realizzazione dei pannelli isotermici.

Questi pannelli sandwich, composti da un esterno in vetroresina e un interno in poliuretano ad alta densità, sono concepiti non solo per garantire un eccellente isolamento termico, ma anche per sostenere carichi specifici. Per esempio, vengono predisposte strutture di rinforzo e inserti metallici che permettono di fissare in sicurezza il gruppo frigorifero, scaffalature o ganci, elementi indispensabili per chi trasporta prodotti delicati o particolarmente pesanti.

Produzione e Assemblaggio

Con il progetto approvato, si passa finalmente alla fase operativa. La produzione inizia con la realizzazione dei singoli pannelli, che vengono sagomati con precisione utilizzando tecniche avanzate.

La lavorazione del poliuretano e l’applicazione della vetroresina sono eseguite in modo da creare incastri perfetti che riducono i ponti termici e garantiscono la resistenza della struttura. Successivamente, i pannelli vengono assemblati per formare la scatola isotermica, un processo che richiede grande attenzione per assicurare che tutti gli elementi di rinforzo siano posizionati correttamente.

Durante l’assemblaggio viene integrato anche il gruppo frigorifero, con tutti i necessari collegamenti elettrici e meccanici, e predisposto l’inserimento di eventuali componenti interni come scaffalature o ripiani personalizzati.

La fase finale prevede una serie di test e collaudi che verificano la stabilità termica, la robustezza strutturale e l’efficacia del sistema refrigerante, assicurando così che la soluzione sia pronta per affrontare le sfide quotidiane del trasporto.

Consulenza Continuativa e Supporto Post-Consegna

Il nostro impegno non si esaurisce con la consegna del prodotto finito. In ES Frigo offriamo un supporto continuativo che prevede interventi di manutenzione periodica, ideali per mantenere l’efficienza dell’impianto nel tempo.

I controlli, raccomandati almeno due volte l’anno, permettono di intervenire prontamente in caso di anomalie e garantiscono il rispetto delle specifiche operative anche in condizioni variabili.

Inoltre, siamo sempre pronti a fornire aggiornamenti e personalizzazioni qualora le esigenze del cliente evolvano o si presentino nuove sfide logistiche, adattandoci in modo flessibile alle trasformazioni del mercato.

In ES Frigo mettiamo insieme esperienza, tecnologia e attenzione per il dettaglio, garantendo che ogni progetto realizzato sia efficace ed in grado di durare nel tempo.

Se vuoi saperne di più su come possiamo aiutarti a progettare e realizzare la soluzione perfetta per il tuo business, non esitate a contattarci!

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L’evoluzione del Trasporto Refrigerato: Dal Ghiaccio Naturale alle Tecnologie del Futuro

In ES Frigo siamo appassionati di tutto ciò che riguarda l’innovazione tecnologica nel trasporto refrigerato. Oggi, invece, vogliamo portarvi in un viaggio nel tempo, da quelle soluzioni antiche che sfruttavano il ghiaccio naturale fino alle tecnologie di ultima generazione che stanno trasformando il nostro settore.

Scopriamo insieme quali sono stati i passaggi fondamentali e le innovazioni tecniche che hanno reso possibile tutto questo cambiamento.

Dal Ghiaccio Naturale alle Prime Innovazioni Meccaniche

Il Ghiaccio Naturale e le Prime Casse Isolanti

Un tempo, prima che esistesse la refrigerazione meccanica, l’unico “sistema” a disposizione era la raccolta del ghiaccio durante l’inverno.

Il ghiaccio veniva conservato in grotte o buche scavate nel terreno, che offrivano una temperatura costante e più fresca rispetto all’aria esterna. Queste buche erano usate per conservare carne, pesce e altri alimenti. In seguito, si realizzarono le prime casse di legno rivestite di ghiaccio, un metodo primitivo ma efficace per mantenere gli alimenti freschi durante il trasporto.

Nascita della Refrigerazione Meccanica

Già nel XIX secolo, inventori come William Cullen, Jacob Perkins e altri pionieri iniziarono a sperimentare i primi sistemi meccanici basati sul ciclo di compressione dei gas. Questi primi impianti hanno aperto la strada a quella che diventerà la vera rivoluzione: la capacità di creare ambienti refrigerati in modo autonomo e controllato.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, gli americani contribuirono significativamente all’evoluzione dei sistemi refrigeranti introducendo tecnologie a compressione ed espansione. Questi impianti utilizzavano gas compressi che, espandendosi, sottraevano calore all’ambiente, permettendo così di raffreddare l’aria e di mantenere costante la temperatura dei prodotti.

Tecnologie Moderne e Innovazioni Tecniche

Dall’Utilizzo dei Gas Inquinanti alla Sostenibilità Ambientale

Nei decenni successivi, l’industria ha fatto grandi passi avanti. Negli anni ’30 e ‘40 vennero introdotti i refrigeranti sintetici, come il Freon, che inizialmente permisero di avere impianti più compatti ed efficienti. Tuttavia, la scoperta dell’impatto ambientale di questi gas, responsabili del buco nell’ozono, ha spinto l’intero settore a cercare alternative più ecologiche.

Oggi si privilegiano refrigeranti come il propano e l’ammoniaca, che offrono buone prestazioni con un minore impatto sull’ambiente, anche se impongono restrizioni in termini di sicurezza e normative.

L’Avvento della Digitalizzazione e del Monitoraggio Remoto

Una delle innovazioni più significative negli ultimi anni è stata l’integrazione dell’elettronica nei sistemi di refrigerazione.

Con l’introduzione di sensori e dispositivi di monitoraggio remoto, oggi è possibile controllare in tempo reale la temperatura e lo stato degli impianti, prevenendo eventuali malfunzionamenti e intervenendo tempestivamente in caso di anomalie.

Non si tratta solo di “seguire una moda”, ma di sfruttare concretamente la tecnologia per garantire la qualità del prodotto lungo tutto il percorso.

Innovazioni nella Progettazione e nella Gestione Energetica

Negli ultimi tempi, l’attenzione si è focalizzata anche sull’efficienza energetica. I moderni impianti refrigeranti sono progettati per ottimizzare il consumo energetico, riducendo i costi e l’impatto ambientale.

Sono stati sperimentati sistemi di accumulo di freddo, che permettono di “caricare” l’impianto di refrigerazione durante le ore notturne (quando la domanda è bassa) e di rilasciare il freddo durante il giorno, garantendo così una stabilità termica anche in condizioni di frequenti aperture delle porte.

Il Ruolo della Manutenzione Predittiva e dell’Intelligenza Artificiale

Guardando avanti, il futuro sembra puntare sull’uso dell’intelligenza artificiale (IA) per la manutenzione predittiva.

Anche se oggi è ancora un concetto in fase embrionale nel trasporto refrigerato, l’IA promette di analizzare grandi quantità di dati per prevedere guasti o situazioni anomale prima che diventino critici. Questo non solo migliorerà l’affidabilità degli impianti, ma permetterà anche una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse.

Sperimentazioni Avveniristiche

Un’altra frontiera di ricerca riguarda la refrigerazione magnetica. Anche se ancora confinata a esperimenti di laboratorio, questa tecnologia sfrutta campi magnetici per abbassare la temperatura, potenzialmente eliminando l’uso di gas refrigeranti. Se applicata su larga scala, potrebbe rivoluzionare ulteriormente il settore rendendolo ancora più sostenibile ed efficiente.

Il percorso evolutivo del trasporto refrigerato è una storia di innovazioni continue: partendo dalla semplicità del ghiaccio naturale si è arrivati a sistemi meccanici complessi, integrando soluzioni digitali, migliorando l’efficienza energetica e guardando con fiducia al futuro con l’intelligenza artificiale e la refrigerazione magnetica.

In ES Frigo, la nostra esperienza e attenzione per le nuove tecnologie ci spingono a seguire con entusiasmo queste evoluzioni, per offrire soluzioni sempre più performanti, sicure e sostenibili.

Restate connessi e continuate a seguirci: il futuro della refrigerazione è in continua evoluzione e noi siamo qui per percorrere questo stimolante cammino insieme a voi!

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Allestire un furgone refrigerato: soluzioni tecniche, tempi e costi

Se gestisci prodotti deperibili o termosensibili, prima o poi ti sarai chiesto come allestire al meglio un furgone refrigerato. Mantenere la catena del freddo è essenziale, ma le soluzioni possono variare molto in base a esigenze, budget e tipologia di lavoro.

Da un semplice “box isotermico” a sistemi più complessi con gruppi frigoriferi o piastre eutettiche, le opzioni non mancano.

Vediamo insieme quali sono i punti principali da considerare.

Che tipo di utilizzo devi fare?

Trasporto vs Distribuzione

La prima cosa da chiederti è se farai un singolo trasporto con consegna finale o una distribuzione con tante fermate.

Se il tuo furgone si apre poche volte (ad esempio, portando la merce direttamente dal punto A al punto B), potrai anche accontentarti di un sistema meno sofisticato come un singolo box isotermico.

Se invece dovrai aprire spesso il vano per consegne a più clienti, avrai bisogno di soluzioni in grado di sopportare i continui sbalzi termici.

Quale temperatura ti serve mantenere?

Fresco o surgelato?

Capire a che temperatura vuoi conservare il prodotto è fondamentale. Trasportare merce fresca a 0 °C è diverso dal dover mantenere il surgelato a -20 °C.

Se poi devi gestire contemporaneamente prodotti freschi e surgelati, la questione si complica: potresti aver bisogno di sistemi che gestiscano più temperature nello stesso veicolo.

Che veicolo userai?

Allestimento fisso o inserimento di un box?

In alcuni casi, si realizza una cella frigorifera installata in modo permanente su di un furgone o camion. In altri, basta inserire un box isotermico mobile, senza modificare il veicolo in maniera invasiva.

La scelta dipende dal volume di merce, dalla frequenza di utilizzo e dalla flessibilità che desideri.

Ti basta un box isotermico semplice?

Se devi coprire brevi distanze e non fai tante aperture, può bastare un contenitore che mantenga la temperatura per il tempo del tragitto (magari un’ora o poco più).

Il box isotermico è una soluzione economica e perfetta per l’artigiano che trasporta i propri prodotti da un laboratorio al negozio, senza troppi passaggi intermedi.

Devi fare trasporti lunghi con diverse aperture?

Sali di livello se hai bisogno di viaggi più lunghi o di numerose aperture. Un gruppo frigorifero alimentato dalla batteria del veicolo raffresca il box isotermico finché il motore è acceso.

Ideale per mantenere 0 °C in tratte lunghe o con varie fermate, perché la temperatura si ripristina facilmente dopo ogni apertura.

Grande distribuzione e trasporto sotto zero

Per chi deve scendere fino a -20 °C e si scontra con i limiti di alimentazione della batteria, esistono sistemi a piastre eutettiche che accumulano freddo durante la notte.

Il liquido eutettico congela a temperature molto basse (ad esempio -30 °C), e di giorno rilascia gradualmente il freddo, garantendo un’autonomia termica anche senza un gruppo frigorifero continuamente in azione.

Questi sono i sistemi più complessi, ma  anche di gran lunga i più efficaci per chi ha esigenze particolari.

Tempi e costi: due variabili importanti

Quanto costa?
Difficile dare una cifra standard: si va da circa 1.000 € per un sistema base (ad esempio un box isotermico semplice) fino a 30.000 € per allestimenti più grandi e complessi, in grado di gestire volumi e temperature diverse.

Il prezzo cresce con la capienza, la necessità di refrigerazione attiva e la presenza di comparti multipli.

Quanto tempo ci vuole?
Mediamente, un allestimento può richiedere dalle 5 alle 7 settimane.

Questo include la progettazione, la produzione delle parti isotermiche e/o la realizzazione dei sistemi frigoriferi o eutettici, più l’eventuale installazione fissa nel veicolo.

Allestire un furgone refrigerato richiede valutazioni attente: il tipo di merce, la frequenza di apertura, le temperature richieste, il volume di carico e il budget disponibile. Spesso, è un investimento che ripaga in termini di qualità del trasporto e tutela della merce.

Che tu sia un produttore artigianale con poche consegne o un distributore che rifornisce decine di punti vendita, esiste sempre una soluzione su misura. E con la giusta pianificazione — e magari qualche consiglio da esperti in settore — puoi garantire la massima affidabilità termica e la soddisfazione dei tuoi clienti (oltre che la tua!).

Se hai bisogno di un aiuto personalizzato o vuoi saperne di più su come configurare il tuo veicolo, ES Frigo è al tuo fianco per trovare la soluzione perfetta: dal box isotermico semplice ai sistemi con piastre eutettiche, pensati per le tratte più impegnative.

Contattaci subito: il freddo è il nostro mestiere!

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Come Rinfrescare un Autobus Elettrico senza Svuotare la Batteria

La rivoluzione elettrica ha portato molte novità nel campo dei trasporti, ma se c’è un aspetto che spesso complica la vita dei veicoli a zero emissioni è la climatizzazione dell’abitacolo.

Un condizionatore tradizionale si basa su cinghie collegate al motore termico o, in alternativa, richiede una grande quantità di energia dalla batteria, compromettendo l’autonomia del mezzo. E se il veicolo in questione è un autobus da 30 posti, la sfida si fa ancora più seria.

Il problema da risolvere

Un sistema di condizionamento che pesa troppo sulla batteria rischia di rendere vano lo sforzo di progettare veicoli elettrici ecologici. Alcuni costruttori, infatti, avevano risolto il dilemma montando un piccolo motore a combustione interna dedicato esclusivamente all’alimentazione dell’aria condizionata. Peccato che, in questo modo, si sgonfiassero del tutto i propositi green di un veicolo 100% elettrico!

Un’altra soluzione possibile prevedeva l’aggiunta di pacchi batteria di dimensioni maggiori, ingombranti e costosi, senza contare il peso ulteriore che si traduce in consumi più alti. Insomma, serviva un approccio nuovo e sostenibile, che fosse in grado di contenere la spesa e l’impatto sulle batterie.

La nostra idea

Quando Iveco, azienda italiana leader nel settore dei veicoli commerciali, ci ha chiesto di trovare una soluzione pratica ed efficiente per raffreddare un autobus per il trasporto persone, abbiamo subito pensato alla tecnologia eutettica: un sistema che permette di “accumulare” il freddo durante le ore in cui il veicolo è fermo, sfruttando l’elettricità disponibile nella rete al posto di quella delle batterie. Come abbiamo fatto? Partendo da un’idea tanto semplice quanto efficace:

In pratica, abbiamo sfruttato le cappelliere per installare tubi riempiti con acqua distillata. Durante la notte, quando il bus è collegato alla rete, l’acqua si raffredda notevolmente, così che di giorno la ventilazione interna possa far passare l’aria attraverso questi tubi, raffrescando l’abitacolo. In questo modo, l’unico consumo aggiuntivo è quello delle ventole, senza gravare sulla batteria principale.

Un progetto in collaborazione con Iveco e l’università

Questo sistema è nato grazie a un lavoro di squadra che ha coinvolto Iveco, l’Università del Piemonte Orientale e noi di ES Frigo. Il finanziamento europeo ha permesso di esplorare soluzioni inedite, mettendo insieme ricerca, ingegneria e sostenibilità. I primi test sono stati un successo, tanto che il prototipo è stato inviato in un grande impianto di prova a Madrid, dove Iveco ha strutture all’avanguardia per sperimentare le prestazioni dei veicoli in condizioni estreme.

Come sono andati i test

Nei capannoni spagnoli, il team di ricercatori e tecnici ha misurato con estrema precisione il fabbisogno energetico del nostro sistema di condizionamento. Grazie a questi dati, è stato possibile capire quanti kWh servono effettivamente per mantenere fresco un autobus elettrico di medie dimensioni, riducendo al minimo la perdita di autonomia.

Il feedback è stato positivo sotto molti aspetti:

  • Risparmio energetico: gran parte dell’energia termica era già “incamerata” di notte.
  • Riduzione dei costi: niente motori ausiliari né batterie aggiuntive enormi.
  • Comfort per i passeggeri: la temperatura interna si manteneva piacevolmente fresca anche nelle ore più calde.
Perché è stato un progetto speciale

Realizzare un sistema di climatizzazione eutettico per un autobus da 30 posti è stato un vero e proprio salto nel futuro. Abbiamo unito la nostra esperienza nel trasporto refrigerato a un settore in piena evoluzione, quello dei veicoli elettrici.

Non capita tutti i giorni di contribuire a un progetto che punta a ridurre le emissioni di CO₂ e, al tempo stesso, a mantenere il comfort dei passeggeri, tutto senza compromettere l’autonomia del mezzo. Lavorare a stretto contatto con Iveco e con i ricercatori universitari ci ha permesso di superare sfide tecniche inedite e di raccogliere dati preziosi per i futuri sviluppi.

Questo autobus elettrico con accumulo di freddo rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione possa aprire nuove strade per la mobilità sostenibile. E noi di ES Frigo siamo orgogliosi di aver messo a disposizione le nostre competenze per trovare una soluzione pratica a un problema reale!

Hai voglia di approfondire le nostre tecnologie per la mobilità green? Visita la sezione dedicata alle soluzioni per il mondo elettrico di ES Frigo e lasciati ispirare dalla rivoluzione sostenibile!